Brevi appunti sulle Insektenbörse 

di Antonio Karabatsos


 

 

Un tradizionale "banchetto" di lepidotteri tropicali


Oggi le borse-scambio di insetti sono spesso meta di pellegrinaggi da parte di persone che fanno "shopping", acquistando specie rare e/o protette, magari nascoste sottobanco, a prezzi sbalorditivi. Oppure ci sono i collezionisti che acquistano gli esemplari più grandi, quelli più belli, quelli aberranti.. ciascuno è libero di comportarsi come meglio crede, si potrebbe dire. E invece no.

Innanzitutto perchè le specie protette sono tali per legge, in secondo luogo perchè la compravendita sfrenata di esemplari svilisce, a parere di chi scrive, lo spirito dell'entomologia, che è quello della conoscenza (anche mediante la raccolta, lo scambio e la compravendita) non quello dell'accumulo.

Altra cosa sarebbe cercare alle "mostre-scambio" contatti, idee, specialisti, materiale di studio entomologico, esemplari da porre a confronto, ecc...

Un'ultima osservazione: più che "collezione" di insetti, termine di origine latina ma che nella lingua italiana meglio si adatta alle collezioni di francobolli, macchinine, oggettistica varia, ritengo oggi preferibile utilizzare il termine "raccolta", che sottende uno scopo ulteriore al possesso ed alla catalogazione; va da sé che chi non avesse questo scopo, rientrerebbe nella prima categoria.
Sarebbe interessante indirizzare questi signori alle mostre di macchinine, tazzine da tè, gomme, sorpresine Kinder, soldatini di piombo e altri ammenicoli.

Potrebbero magari decidere di cambiare oggetto della collezione, con grande vantaggio per tutti.



Mostre scambio: valide opinioni... di altri tempi

"...Si impone la domanda: sono veramente utili queste borse? Naturalmente...frammista al materiale di seria e di sicura provenienza e di vera utilità scientifica viene trattata anche molta merce che, caso mai, può avere solo valore commerciale.

Inoltre regola base di ogni trattativa di norma è la più scrupolosa onestà, però il "furbo" che tenta di approfittare dell'acquirente sprovveduto può sempre esistere! L'importante quindi è di saper scegliere bene quanto interessa, scartando subito ciò che si ritenga inutile o superfluo...

Ma fosse anche solo per il contributo che queste manifestazioni danno per alimentare il sacro fuoco dell'interesse per l'entomologia e per creare nuovi proseliti, esse sono estremamente utili. Grazie ad esse le nuove leve, anche cominciando come semplici collezionisti, hanno poi modo di evolversi verso studi più concreti. L'importante è che sappiano orientarsi nel giusto momento verso il campo nel quale intendono specializzarsi, evitando di gareggiare solo a chi allinea maggior numero di esemplari nelle scatole.

E' possibile organizzare qualcosa del genere in Italia? Ad una simile domanda si è costretti a rispondere negativamente per il fatto che da noi, anche nelle città più importanti, il numero dei cultori di entomologia è così limitato, che una siffatta borsa rischierebbe di andare quasi deserta per mancanza di materiale umano!..."

(Bari B., Le borse degli insetti, L'informatore del giovane entomologo n. 7- 8 del 20 ottobre 1963)

 

Come si può vedere in questa foto scattata ad Entomodena 2005, i tempi delle sparute elites di entomologi sono proprio tramontati...

 

Entomodena: un tradizionale "banchetto" di due amici veneziani
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