Papilio alexanor


 


La rassegna inerente i bruchi dei Papilio caratteristici della zona paleartica occidentale ha lo scopo di evidenziare le differenze intercorrenti tra le larve delle diverse specie, che in alcuni casi sono decisive per la determinazione (come nel caso machaon-saharae). Tutti i bruchi dei Papilio sono dotati, come noto, di un particolare organo di difesa, l'osmeterium, consistente in alcuni tubercoli, emananti un liquido repellente, che possono essere estratti nei momenti di pericolo.





Larva di Papilio alexanor Esper



ll Papilio alexanor è una specie diffusa, sporadicamente e molto localmente, dalla Provenza al Medio Oriente, fino all'Iran. 

La larva si nutre di ombrellifere tra cui Seseli montanum, Oenanthe e Ptycotis heterophylla. In cattività può essere allevata con grande successo con un'ombrellifera comune alle basse altitudini come Pastinaca sativa. Ha una sola generazione tra aprile e luglio a seconda dell'altitudine e della latitudine.