Alto
Adige, m. 2000 s.l.m..
Di questo habitat montano sono rappresentate due specie tipiche come
Euphydryas cynhtia, nella sua sottospecie alpicola, ed Oeneis glacialis.
La prima specie, diffusa sull'arco alpino oltre il limite della vegetazione arborea, è caratterizzata, sulla pagina superiore delle ali dei maschi, da un'alternanza di disegni bianchi, rossi e neri, anziché solamente rossi e neri, come per le altre specie del suo genere presenti in Europa. La ssp. alpicola ha la peculiarità di vedere ulteriormente ridotte le aree rosse residue sulla pagina superiore delle ali.
Gli habitat frequentati sono i prati di alta quota, dove le larve si nutrono di Plantago alpina e Viola calcarata e rimangono unite in piccoli gruppi fino alle ultime mute. L'adulto sfarfalla abbastanza precocemente, considerando l'altezza degli habitat, dopo uno sviluppo biennale.
Oeneis glacialis, appartenente alla famiglia Satiridi, è limitata alle Alpi e frequenta pendii erbosi ed ambienti rocciosi da 1500 a 3000 metri. Ama posarsi, rigorosamente ad ali chiuse, sulle pietre scaldate dal sole. Anche le larve di questa specie, che si cibano di Festuca sp., hanno sviluppo biennale alle altitudini maggiori. La farfalla è piuttosto diffidente e difficile da fotografare.
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Vista
laterale di Euphydryas cynthia
Il maschio
della E. cynthia ssp. alpicola, tipica delle alte quote, con la caratteristica
riduzione delle aree di colorazione rossa
La satiride Oeneis glacialis
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